La rabbia
e il sale che sfonda le mie tempie,
ruggire e sfiatarsi,
correre correre correre.
Fin laggiù a morsi devo correre
fosse l’ultima cosa che faccio.
Sesso violento, asma o metanfetamine,
di cosa profuma la vita tua?
La mia sa di panni sporchi e lamentele,
e poi di Dio che se ne sta
a ridere di me.
Le nocche, come son belle le nocche,
ti ci spacco il muso
Dio tanto gradasso.
Ma ora penso solamente
a correre correre correre.
In fondo nella vita
prima o poi si arriva.
Che sia la morte,
che sia la fica.
Si: che sia la morte!