E planerò su soffici denti aguzzi
scavalcando i limiti imposti dalla mente.
Le ali in fiamme.
Ascoltando con riserbo il buio,
esploderà la lingua
in mille fatiscenti autostrade stellari
su cui scivolare
in scomode verità.
Ci sarà il nulla a salvarmi.
Contare le dita solo per sentirmi reale
non servirà se non al mio demonio.
Dentro un astro spento.
Fuori l’accecante buio.
Ovunque spirali dionisiache.
E tutto finisce in una dannata Ω gigante.