Ho comprato un pezzo di mondo per me
dove farmi il bagno nei miei sbuffi
e disegnarci tuoni e lampi con quell’aria
imprimendo alle mura limpide verginità
da conservare sino alla morte,
sia chiaro non la mia.
Ora si che ho qualcosa.
Possiedo ciò che solo mio potrà essere,
almeno questo ci ho scritto all’entrata,
sperando di sembrare piuttosto chiaro.
Ci penso e ci ripenso
quanto sia fottutamente bello
un posto dove compri una droga chiamata solitudine:
un’isola dove tenere un bicchiere solo.