Dovrai ricordarmi i tuoi numeri
e le tue vertigini,
i tuoi seni infreddoliti
dal soffio dei miei occhi neri.
Dovrai ricordarmi del sale del mare
che proteggi incastonato nei tuoi pensieri
aspri come l’alba sul binario quattro
di quel giorno,
di un giorno.
Lasciati cadere nel buio delle mie parole
e crolla insonne senza paura.
Io sono lì
sul quel binario
senza tempo ad attender te.