Prozac, caffè latte e pan di stelle.
E poi buongiorno.
Si stappa e come una fenice vola alto, così in alto da sbattere sul soffitto. Tramortito, sviene davanti a me che lo guardo mentre verso altro caffè con aggiunta.
Sembra felice – volare fa bene -, buon per lui mi vien da pensare. È una fenice strana, si è bruciata prima di morire, non pare proprio adatta a risorgere dalle ceneri.
È colpa dei pan di stelle, altro caffè, altro prozac.
Altro prozac. E poi buonanotte.