Un due tre butto giù il primo rum.
Ho male agli occhi perché fisso un muro bianco
ci scriverei un bel romanzo rosa,
tutto sarebbe facile e conveniente allora.
Un due tre butto giù il secondo rum.
Stacco a morsi i calli dalle mani
come se così potessi tornar quel bambino,
ora comprendo bene che un sorriso costa caro.
Un due tre butto giù il terzo rum.
Sudo e tremo col maglione rosso
e scaccolo belle idee dal mio nasino che
come bolle di sapone scoppiano con me.
Un due tre butto giù un altro rum.
Sette soldi costa la mia anima,
ficcami nascosto nel tuo portafoglio
accanto ad un preservativo ed un vecchio scontrino.
Un due tre butto giù l’ennesimo rum.
Assaggio le formiche steso sul prato
sanno di vecchie bustine di tè,
misero me che son piccolo, piccolo così.
Un due e tre, si prometto che butto giù l’ultimo rum.
Finirò nudo, steso sull’altare
sarò un turista di me stesso.
In questa vita il biglietto costa caro.