Stava lì senza parlare
il blu del cielo sopra la testa che m’assorbiva
cigolava il ventre
sfuggiva la memoria,
ladra e puttana
che si vendeva ad altri padroni.
Sporco, fradicio e parassita,
empio
si dovrebbe conoscer meglio la parola castità
senza doversi aprir la patta ogni volta.
Satiro e frugale,
esempio di rettitudine da reclamare
all’ufficio degli oggetti smarriti.
Son pieno di risposte ad altre domande che non voglio pormi.
Troppo facile.
Egoista, opportunista, malconcio ed ubriaco,
quando muoio col mio nome in giudizio vorrò essere citato.
Dal disgusto, dal fremito delle voglie
odiatemi, spegnetemi e lasciatemi
solo in pace
a cercare quel me stesso
che mi manda cartoline
ma che di rado si fa vedere.
Oggi è festa,
le vostre facce non voglio vedere.