Seduti
schiena e schiena sfiorandosi come petali e brezza leggera
su lenzuola color ciliegia
le palpebre chiuse come incanto
a riconoscerci le voci
con sorrisi muti
stesi su letti di parole.
Lasciando da parte gli sguardi sciolti da fatica
lasciandoti sussurrare odissee sulla dolce pelle del tuo collo
sciogliendoti il seno
abbandonando noi stessi per vivere in uno specchio.
È un battito di ciglia,
poesia,
voli in bolle di sapone indissolubili
eternità
semplice, tenera felicità.
Dimenticando la paura
dimenticando i tramonti gettati al vento
si disegnano da soli i tuoi capelli sciolti
si dipingono come dolci parole
e come avvolto dalla marea
mi lascio lentamente divorare.
Lì son rimasto
al sicuro da me stesso.
al sicuro
dentro te stessa.
Un battito di ciglia
gli sguardi fusi tratteggiati
e le palpebre come candele stanche
dissolversi.
Rimane una scremata scia di fumo
al buio,
nello scuro,
ma si vede.
È questo un lento addio.
È questo il lento addio, l’unico che ha senso.