Annuso il fallimento dei miei piedi
che stupidi correvano verso casa tua,
ambivano alle supreme vette del sorriso
ma hanno ricevuto carbone all’epifania.
Il sangue rimane dello stesso stupido colore
ma le vene sono aperte, scolando sulla terra.
Questa è la fine che mi merito:
come un animale a sgocciolare in cortile,
la giusta tenda che chiude il mio percorso,
chi sogna ha già perso in partenza.
Non potrò mai capire come funziona
perché non seguo le leggi.
Morirò solo a leccare il sale dal mio pollice
per assaggiare il fallimento dell’uomo sognatore.